sabato 7 agosto 2010

"Eravamo solo bambini"

Ho appena terminato di leggere il libro "Eravamo solo bambini" di Massimo Polidoro (Edizioni Piemme, 2010 -  € 15,00) e una grande amarezza, accompagnata da indignazione mi ha dilagato in cuore.
Il lettore viene accompagnato, immediatamente e senza mezzi termini nei fatti attraverso la voce narrante del protagonista, Mario, "un'angelo" dell'Istituto Santa Rita di Grottaferrata.
Dal sito di Massimo Polidoro eccovi la recensione:
 -Ci sforzavamo di credere che fosse normale, che non poteva essere altrimenti. Era il nostro mondo, l’unico che conoscevamo- .
"Lo chiamano “il nido degli angeli” perché è un istituto che accoglie bambini senza famiglia. Mario è uno di loro, ha dodici anni ed è solo al mondo. Quando vi arriva, ha già alle spalle una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, ma spera di trovare finalmente calore umano e affetto. Tanto più che la direttrice, una ex suora che gode fama di donna caritatevole, afferma di voler essere per i suoi sfortunati ospiti «la mamma che non hanno mai avuto». La realtà è ben diversa. Quello che Maria Diletta Pagliuca dirige con spietata crudeltà è un vero e proprio inferno in cui i bambini devono fare i conti con la fame, il freddo, i maltrattamenti, le più infami punizioni corporali. Eppure la luce della speranza non si spegne, alimentata da gesti semplici e quotidiani. Mario riesce perfino a trovare un amico, Francesco. Insieme condividono piccole gioie e grandi sofferenze, ma una notte Francesco scompare e a Mario non resta che sperare che sia riuscito a realizzare il suo sogno di fuga. Molti anni dopo, quando partono i lavori di demolizione di quel luogo di dolore, si riapre la ferita che non si era mai rimarginata. E Mario deve affrontare di nuovo i fantasmi della sua infanzia rubata".
«La scrittura limpida e avvincente di Massimo Polidoro riporta alla luce una vicenda che sconvolse l’Italia. L’Istituto Santa Rita di Grottaferrata fu un inferno e la sua direttrice una creatura grottesca, sadica, spietata. Eppure entrambi godettero fino all’ultimo di complicità e protezioni ai più alti livelli. In altre mani avrebbe potuto scaturirne una storia di pura violenza, di orrore. Ma Polidoro è scrittore troppo dotato, e le sue pagine, emozionanti, inducono a uno sdegno e a una commozione crescenti. Un grande libro».
Nel sito dell'autore è presente il "booktrailer" del libro. (vedi video sotto)
Rivedere i luoghi narrati, alternati agli articoli dei giornali dell'epoca, dopo la lettura del libro, mi ha spinto necessariamente a creare questo post.  Faccio mia la citazione iniziale del libro, di Primo Levi (Se questo è un uomo") -Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche un'infelicità perfetta
Come insegnante, educatrice e mamma, mi auguro di non aver mai contribuito, consapevolmente o inconsapevolmente, a rendere infelici i bambini a me affidati! Carissimi colleghi, c'è spazio per riflettere... Inutile dirvi che vi consiglio vivamente la lettura!
Qui l'estratto del libro.

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